Ultimo aggiornamento: 07/07/2020

NOTA TASSONOMICA
Phylum: Chordata – Subphylum: Vertebrata – Infraphylum: Agnatha

L’infraphylum degli Agnatha comprende, attualmente, due classi: Myxini o Hyperotreti (le missine) con 70 specie e Hyperoartia (le lamprede) con 38 specie anche se le loro relazioni tassonomiche sono oggetto di accese discussioni soprattutto per il fatto che le missine non possiedono vertebre.
Nei mari italiani sono state identificate una sola specie di Missine e due specie di Lamprede.

CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE
Il tratto distintivo degli Agnatha, da cui deriva il nome, è l’assenza di mascelle. La struttura scheletrica è costituita dalla notocorda, che nelle lamprede è dotata di un impianto cartilagineo più complesso con vertebre, un cestino branchiale e elementi cefalici articolati. Non hanno ossificazione né scaglie. Il corpo è molto affusolato e privo di pinne pari.

MISSINA DELL’ATLANTICO (Myxine glutinosa L. 1758)

Le missine dell’Atlantico hanno un corpo allungato che può raggiungere quasi un metro di lunghezza, anche se normalmente ha dimensioni dai 30 ai 50 cm. Il colore della pelle è variabile dal grigio al rosa. Presentano una sola pinna caudale consistente in una sottile membrana che si prolunga sia dorsalmente che ventralmente. La bocca, priva di mascelle, è circondata da sei barbigli. Gli occhi sono estremamente ridotti e ricoperti dalla pelle ma riescono ad orientarsi sui fondali delle acque profonde e buie (in genere tra i 100 e i 300 m dalla superficie, ma anche a profondità molto maggiori) grazie a uno sviluppato senso dell’olfatto e al tatto. Si nutrono di animali morti (necrofagia e saprofagia) spesso penetrando nelle carcasse e divorandole dall’interno o predando animali vivi.

Riescono a strappare pezzi di carne dalle prede o dalle carcasse grazie alla particolare lingua dotata di due placche cheratinizzate e provviste di denti. Lungo i lati del corpo vi sono due serie di pori dai quali viene secreta una grande quantità di muco. Questo muco è repellente per i predatori (in quanto ne ostruisce le branchie) e consente alle missine, che sono in grado di annodarsi su se stesse, di far scivolare il nodo verso il capo o verso la coda per strappare la carne dalla preda afferrata con la lingua dentata o per liberarsi dalla presa di un predatore. L’acqua penetra fino alle sacche branchiali dalla bocca o dalla narice e viene espulsa in un atrio sottocutaneo da cui fuoriesce attraverso un’apertura circolare.
Le informazioni sulla riproduzione sono scarse e, talvolta, contraddittorie.

Pesca: Prive di valore alimentare e commerciale possono essere catturate accidentalmente. Possono arrecare danni al pescato che permane molto tempo in acqua. In Giappone e Corea, specie simili sono mangiate e la loro pelle è ricercata per la fabbricazione di oggetti di pelletteria.

NOTE SULLA SALVAGUARDIA DELLA SPECIE

LAMPREDA DI MARE (Petromyzon marinus L. 1758)

Ultimo aggiornamento 07/07/2020

Nei mari italiani è possibile trovare due specie di lamprede: la lampreda di mare e la lampreda di fiume.
Le lamprede di mare hanno un corpo cilindrico che nella porzione posteriore diviene compresso lateralmente. Possiedono due pinne dorsali e quella posteriore continua con la coda. Le loro dimensioni variano da una ventina di centimetri fino anche a 1,20 metri di lunghezza. Gli esemplari adulti che vivono in mare hanno una pelle viscida di color grigio scuro sul dorso, i fianchi sono bruno-giallastri maculati di scuro mentre il ventre è chiaro. Hanno occhi piccoli ma adatti alla visione nelle acque litorali relativamente basse dove abitualmente vivono. Dietro di essi, su ciascun fianco vi sono sette aperture branchiali.

Caratteristica è la bocca a forma di ventosa ovale priva di mandibole munita all’interno di strutture cartilaginee che espongono numerosi dentelli cheratinici. Grazie a questa struttura si attaccano alla pelle dei pesci asportando i tessuti con la lingua tagliente e penetrante e iniziano a succhiare il sangue dell’ospite (ematofagia)anche grazie alla secrezione di un liquido anticoagulante prodotto da ghiandole buccali. In genere le vittime muoiono per dissanguamento o infezioni. Quando si trovano sui fondali aderiscono con la bocca a ventosa alle rocce.

Solo gli adulti vivono in mare (dove permangono per circa un anno e mezzo) e, al termine del loro ciclo vitale, verso la fine della primavera, risalgono i fiumi dove si riproducono

Pesca: in genere sono pescate accidentalmente perché adese ai pesci parassitati. In molte regioni d’Europa sono considerate prelibatezze per le loro carni delicate.

NOTE SULLA SALVAGUARDIA DELLA SPECIE

LAMPREDA DI FIUME (Lampetra fluviatilis L. 1758)

ultimo aggiornamento 07/07/2020

Assai simili alle lamprede di mare per forma e abitudini, si differenziano da esse per le dimensioni più modeste (dai 25 cm fino ad un massimo di 40 cm di lunghezza). Per questa caratteristica possono parassitare anche le branchie di pesci più grandi.

Gli esemplari adulti che vivono in mare hanno una pelle viscida di color grigio verdastro sul dorso mentre il ventre è molto chiaro.

Pesca: in genere sono pescate accidentalmente perché adese ai pesci parassitati. In molte regioni d’Europa sono considerate prelibatezze per le loro carni delicate.


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